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24
Jul

Fino alla fine della rete

Sempre contenti quando riceviamo la segnalazione di qualche nuova opera letteraria, questa volta parliamo di un romanzo di esordio, "Fino alla fine della rete" di RV Beta.

L'autrice ci segnala il libro come un romanzo rivolto ad "un pubblico femminile a cui piacciano (anche) i videogiochi". Visto che noi, con umiltà, siamo convinti che i generi non siano barriere invalicabili, crediamo che la lettura possa interessare tutto il nostro pubblico.

Di seguito una breve sinossi e qualche riga introduttiva. Il romanzo è reperibile su Amazon nel solo formato Ebook.

Insofferente alle regole ma incapace di affrancarsi da un’esistenza piatta e una vita sociale insoddisfacente, Daisuke, impiegato in una multinazionale, afferra al volo un’occasione per cambiare.
Yuuki è una giovane pirata informatica che, spinta dalla sua smania di ribellione, potrebbe aver fatto un colpo troppo grosso. Qualcosa di speciale unisce Yuuki e Daisuke nella fuga che affronteranno insieme, o almeno così è come la vede lui.
L’inizio di una nuova vita per entrambi è una seconda occasione, la possibilità di lasciarsi tutto alle spalle, se troveranno la forza per sfidare gli incubi che li circondano.
Il debutto di R.V. Beta è il diario di viaggio di un gruppo di personaggi che dovranno presto imparare a non darsi mai per vinti, perché la realtà non è mai una sola... Esistenze per nulla ordinarie e nessuno di cui potersi fidare fino in fondo: un invito a cambiare prospettiva.


Lo schermo rimase nero per una decina di secondi, poi apparve per dissolvenza un poliedro bianco dotato di dodici facce numerate. Iniziò a ruotare su uno dei propri assi sempre più velocemente, fino a che i numeri sulle facce non furono più leggibili: gli angoli e gli spigoli del dodecaedro si smussarono progressivamente trasformando il solido in rotazione in una sfera dai bordi confusi.
Daisuke rimase imbambolato di fronte al movimento frenetico del dado. La vista offerta dalle lenti dopo l’inizializzazione del sistema era così spettacolare da fargli quasi dimenticare di essere in realtà sdraiato su un vecchia poltrona da dentista, con la bocca spalancata e il visore calato fino a metà della testa.
Si trovava sul tetto di un autobus turistico, che era stato scoperchiato e adattato in modo tale da alloggiare diverse file di sedie metalliche permettendo ai visitatori di godere del giro panoramico da una posizione sopraelevata. Di fianco a lui era seduta una ragazza, dalla pelle di un nero così perfetto da sembrare innaturale. Indossava una tuta di cotone bianca, con una banda nera che correva lungo ciascun fianco. Allungò la mano verso Daisuke, che arretrò stringendosi nel proprio sedile. «Sono Yuuki. Tranquillo. Questo è l’avatar che scelgo quando vengo qui.» Daisuke si guardò intorno mentre l’autobus procedeva nel traffico con una guida senza sbavature. Le altre sedie erano vuote. Jampa era appoggiato di schiena alla ringhiera che circondava la piattaforma e sembrava divertito. «Benvenuti in Crystal City.» sogghignò.

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Ultimo aggiornamento Giovedì 24 Luglio 2014 08:46