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10
Apr

Annexia Armageddon... e altro

Dopo avervi parlato in generale del, e lo ripeto con sempre più convinzione, meritorio lavoro dell’Annexia nel percorso di ricordo e rivalutazione dell’avventurosa epopea dei tascabili erotici italiani attraverso nuove storie legate alle eroine più popolari di quella stagione partita alla metà dei sessanta e protrattasi fino ai tardi ottanta, vorrei spendere qualche pensiero sul primo blocco di uscite, risalenti ormai a qualche anno fa, raccolte nel lotto denominato Armageddon più altri tre singoli albi.

Una prima nota che lega tutti i libretti è la presenza di alcune pagine di presentazione dei personaggi, arricchite da spunti personali dell’indomito creatore e curatore della collana, Luca Laca Montagliani, e una doppia appendice con la sceneggiatura della storia e la cronologia delle testate.

Un’idea davvero rimarchevole quella di presentare, tavola per tavola, la descrizione della storia e le indicazioni ai disegnatori da parte dei vari autori che, oltre a aprire una sorta di “dietro le quinte” ai profani del mestiere, come il sottoscritto, illustrano bene l’impegno che si sviluppa dietro a quella che troppo facilmente si potrebbe bollare come semplice lettura di serie Z “da leggere con una mano sola”, tanto per rimarcarne volgarmente la sola e presunta destinazione.

Dalla sceneggiatura, inoltre, è possibile apprezzare le sensibilità differenti degli autori stessi nel modo di descrivere la scena e i diversi passaggi da sfumare o rimarcare.

Qualche pensiero dunque, come dicevo, indicando testata e titolo.

Zora – C’era una volta… una vampira.

Zora è diventata, volente o nolente, una sorta di riferimento assoluto nel novero dei tascabili erotici, tanto da avere fan devoti che disdegnano qualunque altra testata tanto da essere la maggioranza dei pochi che ancora seguono questo filone.

Personalmente Zora mi è sempre piaciuta ma né più né meno di tante altre. Nel genere, ad esempio, ho sempre preferito Jacula e ho una particolare simpatia per le varie “professioniste” degli anni ’80, quindi lo Zoratismo (suona bene questa sorta di fusione tra Zora e fanatismo) mi risulta un po’ inspiegabile.

Venendo all’albo in oggetto l’ho trovato davvero in linea col personaggio, tra trovate geniali come la presenza di un noto burattino e un disegno davvero sontuoso ed evocativo.

Ulula – Ciak, si ulula

Ulula, lo ammetto, è uno dei miei personaggi preferiti. E Marco Turini, autore dei disegni di questo albo, è un disegnatore che adoro e che seguo dagli ormai lontani tempi di Desdy Metus e delle sue storie sul mensile Selen.

Purtroppo, data questa premessa, devo dire che, a titolo puramente personale, come tutte le altre osservazioni che sto scrivendo, questo è tra gli albi che mi è piaciuto di meno.

Ho trovato la storia troppo cupa e il disegno troppo lontano dal personaggio.

Ammetto che è un problema mio. Per me Ulula è Romanini e non riesco a vederla né a pensarla rappresentata con un altro tratto.

Lucifera – Troppi santi da queste parti

Lucifera è un altro personaggio che mi ha sempre affascinato con le sue storie che passavano da toni leggeri a momenti da horror splatter da antologia con nefandezze di ogni tipo e omicidi che, rivisti oggi, riescono a risultare ancora più disturbanti che all’epoca.

E sono proprio queste caratteristiche che emergono dalle pagine dell’albo grazie a un’ottima sceneggiatura e ai disegni, diversissimi dagli originali, ma fortemente evocativi di quelle atmosfere che hanno contraddistinto la  vita editoriale della nostra eroina.

Yra – Il cuore della vampira

Personaggio che conosco poco ma ho trovato storia e disegni molto piacevoli con quel tocco, anche qui, horror splatter che sicuramente non guasta.

Jacula – Il seme della bestia

Sulla mia predilezione per Jacula ho già detto.

Bella la storia che si innesta bene nell’atmosfera della testata e simpatico l’espediente per riportare in scena il buon Verdier, interessante la parte grafica.

Cimiteria – L’ultimo desiderio

Testata che non ho mai approfondito più di tanto ma ho trovato molto piacevole la storia nella sua semplicità accompagnata dal ricco e quasi opulento, per presenza di particolari, comparto grafico.

Sukia –Gang-bang wedding

Altro personaggio che apprezzo particolarmente.

Storia simpatica, davvero molto apprezzabili e ben riusciti i disegni ma, se devo fare un appunto, è più una storia di Gary che di Sukia.

Niente di strano, ci mancherebbe. Gary ha spesso rubato la scena alla nostra eroina così come Jo ha rubato la scena a Ulula e, benché fossero a volte usati in forma macchiettistica, li ho sempre trovati perfetti nella dinamica delle storie.

Semplicemente, per il ritorno di Sukia, mi sarei aspettato una storia più centrata sull’attraente vampira.

Wallestein – Allegra Lovelace

La sorpresa del lotto.

Wallestein lo conosco davvero poco, malgrado la mia ammirazione sconfinata per Romanini.

E proprio per questo il suo albo è stato una piacevolissima sorpresa.

Graficamente adoro il tipo di tratto del disegnatore. La sua rappresentazione dell’antagonista mi ha ricordato il famigerato Conte Blocken (se siete minimante appassionati di anime o, meglio, di cartoni animati, sapete a chi mi riferisco). Non so se la cosa è stata voluta o meno, nella sceneggiatura non c’è nessuna indicazione in merito, ma l’ho trovata geniale.

Ma la parte ancor più geniale è la già citata sceneggiatura che presenta degli spunti di grandissima ispirazione, dall’evento che riporta in vita il “mostro” all’ingloriosa fine dell’antagonista di cui sopra fino alla “diabolika” uscita di scena di Wallestein.

Belzeba – Jus primae noctis

Finalmente, direi, un albo che ci mostra Belzeba in tutto il suo intrigante splendore esplicitando particolari che all’epoca non si potevano mostrare benché fossero chiari ed evidenti dal flusso della narrativa.

Storia semplice ma efficace, disegni molto piacevoli e adatti al personaggio che, a mio modestissimo parere, avrebbe tratto un diverso vigore all’epoca da un tratto meno morbido di quello del pur grandissimo Angiolini.

Se state ancora leggendo non posso che farvi i miei complimenti per il coraggio.

Lo scopo di queste righe, così sconclusionate e personali, vuole essere semplicemente un invito a acquistare e leggere questi piacevolissimi albi e a supportare questa coraggiosa, seppur splendidamente di nicchia, iniziativa editoriale.

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 10 Aprile 2024 10:46