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The Dark Knight Rises: lunga vita a Christopher Nolan!

Quante volte vi è capitato di uscire dal cinema con una dolce sensazione di ebrezza per aver visto non un semplice film ma IL film?

E quante volte, in questa società chiassosa e debordante, malgrado vi siate tenuti quanto più possibile all'oscuro di trame e controtrame, non avete potuto fare a meno di sentire o leggere con la coda dell'occhio qualche spoiler che diceva tutto e il suo esatto contrario, eppure alla fine siete rimasti stupiti da quel finale come un bambino davanti ad un negozio di dolciumi?

Ebbene, The Dark Knight Rises è questo e molto di più.

Personalmente, e mi ripeto per l'ennesima volta, nutro grandissima ammirazione per Christopher Nolan e mi sembra superfluo sperticarmi ulteriormente in lodi comunque meritatissime. Come sempre nelle sue pellicole, il regista riesce a radunare intorno a se un gruppo di attori in stato di grazia che lavorano in sintonia come la più collaudata delle orchestre. E il nostro direttore fa di tutto perché non ci siano stonature.

Li vogliamo citare questi interpreti così validi?

Beh, alcuni sono una sicurezza. Il collaudatissimo Christian Bale, un Bruce Wayne senza pari. Michael Caine, Un Alfred triste e dolente che emozione nel profondo. Gary Oldman...Gary Oldman, che si trasfigura ogni volta nel Commissario Gordon superando ogni barriera tra personaggio e realtà. Morgan Freeman, a dire il vero un po' imbolsito, ma sulla cui capacità recitativa non si discute. I camei di Liam Neeson e Cillian Murphy per dare continuità e spessore alla trilogia inziata con Batman Begins.

Poi abbiamo gli attori ereditati da Inception, Joseph Gordon-Levitt, che ci riserverà non poche sorprese e Marion Cotillard nel ruolo che non ti aspetti.

Infine le nuove leve, su tutti Anne Hathaway, una Selina Kyle deliziosa, sia quando sembra uscita da "Colazione da Tiffany" che quando indossa la tuta in pelle di Catwoman e Tom Hardy, un Kane incarnazione umana del male assoluto. Una nota la merita anche Matthew Modine, con un personaggio che ci mostra i lati pavidi ed eroici di un tutore della legge.

Ma che film è The Dark Knight Rises? E' il film che ti aspetti e quello che non ti aspetti insieme in quasi tre ore che volano via e ti lasciano pieno di sensazioni. E' la dimostrazione che tutto quello che avete sentito o pensato, soprattutto grazie alle perentorie dichiarazioni di Nolan stesso, lo potete buttare via e godervi più che mai un finale che, in cuor tuo, speravi fortemente fosse proprio così. Un finale che farebbe gridare vendetta se ce lo avesse propinato qualunque altro regista privo del talento del nostro.

Come vedete non vi sto raccontando nulla del film, ne lo farò perché è un film che va visto, non letto. E se lo avete già visto sapete benissimo di cosa sto parlando, mentre se non lo avete visto...beh, siete ancora qui a leggere? Correte al cinema.

Mi astengo anche dallo scontato gioco su quale dei tre film dedicati all'uomo pipistrello sia il migliore.

Forse in questa terza pellicola c'è un po' meno introspezione e qualche concessione in più allo spettacolo, le scene di lotta con Bane o i gadget tecnologici spinti alla massima potenza, ma sono convinto che tutti e tre i film siano delle pietre miliari nella storia del cinema adulto di supereroi, adatto ai maggiori di anni 18 (lo avevo scritto anche per The Dark Knight, NON E' un film per bambini).

Eppure, in un film che sarebbe stato ottimo anche senza Batman, la traccia supereroistica ci sta tutta, non dispiace, e si lega al fumetto con la giusta prospettiva, vedi il personaggio della Cotillard o lo stesso Bane e l'omaggio, sia pure con presupposti diversi, alla bella saga "Terra di nessuno" (Batman: No Man's Land). E non mancano neanche gli omaggi, velatamente divertiti, a Tim Burton e alla sua splendida Catwoman/Michelle Pfeiffer.

Che dirvi ancora? Grazie Nolan e prosit, naturalmente con un bicchiere di Fernet Branca .

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