11 Mar |
Run-Time di Stefano Balestra |
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Raramente, e con un certo rammarico, riusciamo a parlare di cinema italiano su queste pagine. I motivi sono molti ma, il principale, è che la fantascienza, e il fantastico, sono un genere fin troppo snobbato dal cinema di casa nostra, ancora racchiuso in ammuffiti stereotipi su generi e impegno sociale. Poter quindi parlare di un film italiano di fantascienza, per di più prodotto da un'etichetta indipendente ed interpretato da attori non professionisti, che ha già ricevuto grandi apprezzamenti sul web ed un prestigioso invito al festival cinematografico Celludroid di Città del Capo è allo stesso tempo un piacere ed un onore. La pellicola in questione si intitola "Run-Time". Run-Time è la storia di un uomo che viene dal futuro. Un uomo solo, con una precisa missione: salvare l’umanità, contando solo sulle proprie forze. Unico indizio: un numero misterioso, che gli consentirà di procurarsi gli strumenti per tornare nel suo tempo, e debellare la minaccia. Il tono è intimistico, con riflessioni sul rapporto fra l’uomo e la tecnologia, la riscoperta della natura, la condanna del passato e la speranza nel futuro. Science-fiction, horror, road movie, war movie… il gioco dei generi è un’altra peculiarità di Run-Time. Il film, nato come web-serie, è interpretato da attori non professionisti e realizzato a budget zero. 
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