Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo: Il Ladro di Fulmini
Conferenza stampa italiana – Roma, 3 febbraio 2010
A due passi da Piazza di Spagna, si è tenuta stamattina la conferenza stampa italiana di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo: Il Ladro di Fulmini, in uscita per l’Italia il 12 marzo. A rispondere alle domande dei giornalisti c’era il regista Chris Columbus, già noto da decenni al grande pubblico per una carriera che inizia da Gremlins (1984) e passa per titoli di enorme successo quali, ad esempio, Mamma Ho Perso l’Aereo, Mrs. Doubtfire ed i primi episodi della saga di Harry Potter.
Columbus ha risposto alle domande con il suo consueto spirito, senza sottrarsi nemmeno ai paragoni più difficili, che accostano le avventure del giovane Percy Jackson a quelle – appunto di Harry Potter o di Frodo nel Signore degli Anelli: "Quando mi dicono che Percy assomiglia un po’ a questi personaggi, sorrido e dico che secondo me può essere vero, anche se si tratta di film molto diversi. Sia Percy che Harry Potter che Frodo sono dei personaggi che hanno dei problemi, dei difetti, e nonostante questi difetti o forse grazie ad essi riescono a vivere le loro avventure e a crescere. Percy Jackson è un ragazzo che soffre di dislessia e di disturbo dell’attenzione, due problemi abbastanza comuni ai giovani di oggi, e queste sue difficoltà hanno un ruolo importante nella storia".
Trovandosi in una delle capitali del mondo classico, il riferimento alla mitologia è altrettanto inevitabile: "Sono sempre stato affascinato dalla mitologia classica, fin da piccolo. Sono un fan del film del 1963 Giasone e gli Argonauti e ricordo benissimo la scena in cui i protagonisti combattono l’Idra. Oggi abbiamo la possibilità di ricreare i personaggi mitologici con un dettaglio straordinario, cosa che negli anni ’60 non si poteva fare: l’Idra che ho raffigurato nel mio film è un po’ un omaggio a quel tipo di cinema, ma con tutto il valore aggiunto della tecnologia più avanzata.
La mitologia ha resistito ai secoli perchè è un fenomeno culturale straordinario, con dei diversi livelli di lettura: il primo è quello classico che i ragazzi studiano a scuola, ma ce n’è sicuramente anche un’altro più oscuro e drammatico che ancora oggi coinvolge e appassiona anche gli adulti.
Comunque ci tengo a sottolineare che questo film non vuole essere un’opera educativa ma semplicemente un momento di divertimento e di evasione per i ragazzi e per le famiglie: essendo anch’io un genitore ci tenevo a creare un prodotto che si può apprezzare a tutte le età. Mi piacciono i film che affrontano questioni sociali e penso che siano importanti in questo momento difficile ma, appunto perchè ci troviamo in una congiuntura economica difficile, sono necessario anche i film di evasione che permettono alla gente di sorridere e distrarsi".