Il 18 giugno 2010 arriverà nei cinema italiani l'attessissimo film "A-Team", ispirato all'omonima serie tv di culto americana degli anni '80, per la regia di Joe Carnahan, con Liam Neeson, Bradley Cooper, Sharlto Copley, Quinton 'Rampage' Jackson e Jessica Biel.
Un gruppo di veterani della guerra in Iraq viene incastrato per un crimine che non hanno mai commesso. Cercheranno in tutti i modi di scagionarsi dalle accuse e dai sospetti dell'esercito americano.
Ecco il nuovo trailer.
Ultimo aggiornamento Martedì 25 Maggio 2010 10:24
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Con la sua interpretazione di Mahatma Gandhi, il famoso leader indiano, Ben Kingsley si è aggiudicato un Oscar, due Golden Globe e due BAFTA. Ha avuto inoltre altre tre nomination agli Oscar per BUGSY, L’ULTIMO COLPO DELLA BESTIA e LA CASA DI SABBIA E NEBBIA. La sua illustre carriera è sempre stata alquanto versatile e ha esplorato diversi generi: commedia, dramma e perfino qualche blockbuster. Fra le altre pellicole, ricordiamo THUNDERBIRDS, SCHINDLER'S LIST, PRESIDENTE PER UN GIORNO e più recentemente FA’ LA COSA SBAGLIATA e L’ULTIMA LEGIONE. È stato un importante attore di teatro nel Regno Unito, dove ha interpretato soprattutto Shakespeare, d’altra parte la sua carriera teatrale è iniziata nel 1967 proprio presso la Royal Shakespeare Company. Inoltre, è stato nominato Cavaliere dalla regina Elisabetta II in occasione della New Year’s Eve Honours List nel 2001.
Nel ruolo di Nizam – il fratello del Re - in PRINCE OF PERSIA, Kingsley far ricorso a tutta l’esperienza accumulata nei tanti anni di frequentazione dei generi cinematografici più disparati.
D: Potresti descrivere il rapporto fra il tuo personaggio, Nizam, e il re di Persia?
Sir Ben: Recito la parte del fratello e il rapporto è basato sull’invidia. Da giovane, il mio personaggio ha avuto la possibilità di salvare la vita del re, cosa che ha fatto, ma, per via del suo carattere, se ne è pentito amaramente. Se non lo avesse fatto, Nizam infatti sarebbe diventato re. La sua invidia è profonda, ma è celata sotto numerosi strati, e quindi lo spettatore potrebbe non esserne sicuro da subito. Inizialmente, infatti, Nizam sembra una persona rispettabile e un buon fratello e zio, ma quando la pressione monta finisce per rivelare la sua vera natura.
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UNO SGUARDO INDIETRO ED UNO IN AVANTI
Qualcuno suL web ha detto che siamo come dei bulldozer, e non è del tutto sbagliato. A prezzo di una fatica considerevole, non demordiamo dal nostro impegno di pubblicare ogni mese almeno tre nuove opere. E le soddisfazioni non sono mancate, sia perché abbiamo potuto fare felici molti degli autori che si erano affidati a noi, regalandoci i loro racconti per Short Stories, sia perché abbiamo potuto pubblicare molte opere di nuovi e interessanti autori; tra l’altro con un rilancio delle nostre pubblicazioni in cartaceo, anche grazie a nuove procedure del fornitore che ci permettono di realizzarle un po’ più agevolmente. Le nostre collane stanno tutte crescendo e, anche autori di una certa fama cominciano ad apprezzare i nostri servizi; come Giovanni Mongini, l’enciclopedico della fantascienza, Fabio Calabrese, sempre attivissimo anche sulla nostra rivista antologica, Stefano Di Marino, noto scrittore di romanzi di avventura, o Betty Galanti, vulcanica e imprevedibile creatrice. Per non parlare poi dell’aver prodotto l’unica raccolta esistente delle opere di Giuseppe Festino, il quale proprio quest’anno ha vinto il Premio Italia come miglior illustratore. E al Premio Italia, in aprile 2010, c’eravamo anche noi. Sì, infatti, Short Stories ha ricevuto la nomination come miglior rivista amatoriale di fantascienza del 2009. Alla fine ci siamo aggiudicati il quarto posto ma ci fa già piacere così. Un riconoscimento complessivo del nostro lavoro, per il quale ringraziamo tutti quelli che ci hanno votato e che ci prestano quasi quotidianamente la loro attenzione curiosa. E non possiamo non parlare anche di Mahayavan (www.innovari.it/mah.htm), il mondo fantasy virtuale che abbiamo inventato perché i creativi del fantastico vi ambientassero le loro opere. Un’esperienza entusiasmante che ci ha fatto conoscere da molte nuove persone e che ci ha portato nuovi autori. Tanti racconti sono giunti in redazione, pronti a confluire nella prima antologia di Mahayavan, ma che hanno anche arricchito notevolmente il mondo stesso di Mahayavan, in un gioco che abbiamo concretizzato in un blog (www.mahayavan.splinder.com) che giorno dopo giorno ha fatto conoscere a tutti le novità che si scoprivano nel mondo di questo gioco letterario creativo.
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