2084. Il potere dell’immmortalità nelle città del dolore.
Il romanzo distopico di Menotti Lerro. Zona editrice 2013. Un mondo destinato a crollare proprio quando gli uomini si illudono di poterlo dominare. Sembra essere questo il messaggio più profondo racchiuso nel libro distopico di Menotti Lerro, un autore che non smette mai di sorprendere.
La storia inizia con la scoperta di due pillole miracolose: una in grado di rendere immortali e l’altra capace di eliminare le sofferenze fisiche. Sembrerebbe l’approdo alla felicità della specie umana, come percepiscono gli stessi uomini che immediatamente smettono di lavorare, cercando di godersi i soli piaceri della vita. Invece tutto precipita: il mondo sprofonda nella spazzatura e tutti perdono gli stimoli, che paradossalmente li tenevano in vita. Si approda così ad una morte senza fine, una devastazione psicologica da cui sembra impossibile sfuggire.
I personaggi lerriani sono profondi, autentici, forti, ambigui, eccentrici, delicati, assurdi. Pronunciano poche parole e già ci sembra di conoscerli da una vita. O al contrario parlano tanto, eppure i loro discorsi non approdano mai da nessuna parte. Sono essi lo specchio degli uomini che ogni giorno incontriamo tra le strade. Tanti i temi e i personaggi memorabili, su tutti Vladimir, una ragazza che si sente uomo, ma che rimarrà incinta in seguito a un selvaggio stupro di gruppo. Fantastico sarà vedere come proprio questo evento paradossalmente cambierà in meglio la vita del personaggio, che lentamente andrà oltre i generi sessuali, scoprendosi mamma e felice di esserlo.
Ultimo aggiornamento Lunedì 22 Dicembre 2014 12:11
Leggi tutto...
|