Di solito non parliamo molto, direi quasi mai, di cinema horror e di tutti i sui sottogeneri, ma, in fondo, siamo sempre nel grande filone del fantastico.
In questo caso mi soffermerò su un vecchio horror italiano tardi anni 80, genere che, sotto l’ala protettiva del Maestro Dario Argento, ha visto produrre interessanti lavori, riusciti o meno, per mano di registi come Lamberto Bava, figlio del grande Mario, Michele Soavi e Sergio Stivaletti, in trasferta dal suo ruolo principale di mago degli effetti speciali.
Ed è proprio su Michele Soavi che ci soffermiamo. Ai più il nome di Soavi evocherà fiction televisive come “Ultimo” o “Nassiriya” o, al massimo, “Della Morte Dell’Amore” (così come, purtroppo, il nome di Bava al massimo viene affiancato a “Fantaghirò”).
Se noi pensiamo a Soavi invece, pensiamo all’aiuto regista di Phenomena o al regista dell’interessante opera prima "Deliria" (Bloody Bird).
Nel 1989 Soavi dirige un film scritto in collaborazione con Dario Argento dal titolo “La Chiesa”. Il film non è un capolavoro, per molti motivi, il primo dei quali è che sembra un ennesimo seguito di “Demoni”.
Ultimo aggiornamento Martedì 17 Gennaio 2017 23:40
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