Lo confesso. Quando vidi per la prima volta il trailer di Fubar, serie in otto puntate (per ora), con l’inossidabile Arnold Schwarzenegger nel ruolo di un agente segreto che svolge la sua attività all’insaputa della sua famiglia che lo crede un innocuo rivenditore di articoli per palestre, ho pensato che Harry Tasker fosse tornato. Gli elementi c’erano tutti, i toni da commedia anche, il nostro Governator aveva la sua solita aria divertente e divertita. Poi ho visto il primo episodio e la magia è svanita. Fubar è una delle decine di serie che i nuovi mostri della distribuzione seriale sfornano mensilmente per saturare un mercato sempre più povero di idee e sempre più ricco di spettatori distratti che spulciano qua e la le offerte dai ristretti schermi di un dispositivo portatile. Certo, Fubar è una serie sopra la media, fosse solo per la presenza di Swarzy, per un cast decente ma non indimenticabile, per una serie di trovate che non vi anticipo in questa sede ma che, ogni tanto un sorriso lo strappano, e, per una volta, per la grande attenzione che chi ha curato l’adattamento e il doppiaggio ha messo nell’evitare inutili strafalcioni o citazioni a casaccio (indico con piacere le battute del partner di Arnold, giovane nerd che se ne esce con frasi dei Thundercats o di altre serie di animazione americane, tutte riportate con precisione). Ultimo aggiornamento Lunedì 30 Ottobre 2023 16:40 Leggi tutto... |
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